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venerdì 3 febbraio 2012

Comuni acchiappa evasori, premio del 100%.

Leggo su corriere.it di un nuovo passo avanti nella lotta all'evasione fiscale. 
I Comuni hanno bisogno di soldi? Segnalino chi evade e riscuoteranno "una taglia" che per i primi 3 anni sarà il 100% delle somme recuperate.
L'articolo:


ROMA - Tempi duri per gli evasori fiscali. Non bastassero la stretta sulla riscossione, il nuovo redditometro, i continui blitz dell'Agenzia delle entrate e della Guardia di Finanza, sui furbetti delle tasse sta per accendersi un nuovo gigantesco riflettore, il controllo dei Comuni. L'accordo con il governo e l'Agenzia delle entrate è stato firmato appena ieri e prestissimo arriveranno le istruzioni operative: i sindaci segnaleranno nomi e cognomi dei possibili evasori, e in cambio riceveranno dallo Stato, a regime, il 50% di tutte le somme recuperate. E in questi primi tre anni, dal 2012 al 2014, per far decollare la collaborazione e nello stesso venire incontro alle esigenze dei bilanci municipali, i Comuni otterranno l'intero bottino sottratto agli evasori grazie alle loro indicazioni. 
Non basta il sospetto. 
L'intesa sulle modalità operative della collaborazione tra Agenzia delle entrate, Agenzia del territorio, Inps e i Comuni è stata raggiunta ieri in Conferenza unificata. E da domani i sindaci potranno iniziare a trasmettere le loro segnalazioni. Certo, il premio in ballo comporta un impegno serio da parte dei Comuni. Non basterà un semplice «sospetto», ma dovranno dare indicazioni precise e puntuali di nomi, fatti e operazioni che testimoniano un'evasione effettiva delle tasse o dei contributi sociali. Le informazioni dei Comuni, che dovranno essere trasmesse per via telematica all'Agenzia delle entrate, alla Guardia di Finanza e all'Agenzia del territorio, dovranno infatti essere «suscettibili di utilizzo ai fini dell'accertamento dei tributi statali e dei contributi attraverso segnalazioni qualificate, intendendosi per tali le posizioni soggettive in relazione alle quali sono rilevati e segnalati atti, fatti e negozi che evidenziano, senza ulteriori elaborazioni logiche, comportamenti evasivi e/o elusivi» si legge nel testo dell'accordo.
Ai Comuni le tasse dello Stato. 
Per segnalare casi specifici e concreti di evasione delle imposte, i sindaci hanno armi a sufficienza. E oggi, con la prospettiva di incassare tutto il maltolto, hanno anche un bell'incentivo economico. Possono incrociare le dichiarazioni dei redditi dei singoli contribuenti con i dati dell'Ici, fare lo stesso con i contratti di affitto, quelli sulle compravendite immobiliari, i dati catastali, le utenze domestiche, le licenze per l'esercizio delle attività commerciali. Le linee guida dell'intesa, già operativa in alcuni Comuni che hanno fatto accordi bilaterali con l'Agenzia delle entrate, indicano come possibili obiettivi delle segnalazioni i settori del «commercio», «le professioni», «l'urbanistica e il territorio», «la proprietà edilizia e il patrimonio immobiliare», «le residenze fittizie all'estero», ma anche «la disponibilità di beni indicativi di capacità di reddito».
Se fino a ieri un nullatenente non aveva alcun bisogno di nascondere ai suoi compaesani la Ferrari o il Suv, perché nessuno aveva un interesse concreto a denunciarlo, da oggi sappia che non è più così. È vero che un accordo quadro di collaborazione tra sindaci e Agenzia delle entrate esiste già, ma è su base volontaria e prevede un premio più basso, pari al 30% delle somme recuperate. Fatto sta che non è mai decollato: se in alcune aree del Paese sta pure dando ottimi risultati, in altre parti, soprattutto al Sud, il numero dei Comuni che hanno aderito alla convenzione si conta sulle dita di una mano.
Certo, il nuovo accordo non risolve il problema politico, perché soprattutto nei piccoli Comuni non è facile per un sindaco denunciare un proprio concittadino e potenziale elettore. Ma dopo i tagli massacranti operati dalle ultime leggi finanziarie le casse di quasi tutti i Comuni italiani sono quasi prosciugate e la prospettiva di mettere le mani sul tesoro nascosto dagli evasori diventa una prospettiva non solo allettante, ma di necessità.
Faro su immobili e commerci
A finire al centro del mirino, in questa prima fase operativa dell'accordo, saranno il settore del commercio e quello immobiliare. ....... continua a leggere on line
nella edizione cartacea del giornale alcuni dati mostrano la eccezionale situazione.  Ad esempio: 
- nel 2010 sono state vendute in Italia 206.000 auto di lusso (prezzo medio 103mila euro), mentre i soggetti che dichiaravano redditi superiore ai 200mila euro (congrui per acquistare un'auto lussuosa) erano solo 72.000;
- il 42,4% delle barche di lusso è intestato a soggetti che dichiarano redditi inferiori ai 20mila euro annui.
Il nostro Comune si impegnerà? vincerà il bisogno di fondi, il senso civico o il desiderio di non essere visti come una sanguisuga (e conseguente penalizzazione elettorale)?  E nei comuni vicini, magari a Rivanazzano Terme vicina alle elezioni, come si dichiareranno le varie liste in lizza? Favorevoli o contrarie? E' maturata nella popolazione la convinzione che chi evade è un ladro o esiste ancora, magari inconscio, il convincimento che denunciare qualcuno equivale a "fare  la spia"? 

1 commento:

  1. Ottimo, se i comuni consorziandosi incentivassero alcuni giovani della nostra valle a creare una srl a cui affidare queste ricerche telematiche con un compenso percentuale sull'incassato creerebbero alcuni posti di lavoro ed aumenterebbero le entrate. Tutti i vomuni dovrebbero incentivare il lavoro online visto che la valle sembrerebbe servita da ottime linee a fibre ottiche non ( o poco) utilizzateGiancarlo

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