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sabato 5 luglio 2008

Rilancio di S.Pellegrino Terme: che invidia !

Leggo un comunicato stampa che descrive sommariamente il piano di rilancio del comprensorio di San Pellegrino Terme e di tutta la Val Brembana. Che inviadia ! Idee chiare, sinergie pubblico privato, soldi stanziati ecc. Proprio come da noi: Una gestione comunale delle Terme che ha creato perdite per 4 (sì, quattro) milioni di euro e 3,5 di debiti con le banche; una privatizzazione a dir poco lacunosa in cui si è incassato meno della metà del previsto (e non prenderemo più nulla). Ma lo scandalo è che oltre ad aver massacrato l'azienda ed averla svenduta, non è stato richiesto nessun piano industriale, gli acquirenti non hanno preso nessunissimo impegno a fare alcunchè (confronta la registrazione del consiglio comunale del 1/2/06 su www.unitiper.it/godiasco ). E infatti si vede: dopo la furbata del progetto clinica, in cui pochi fortunati avrebbero fatto bei guadagni alle spalle del San Matteo privato di 60 letti convenzionati (con tutto quello che rendono) e noi ci avremmo rimesso 40.000 mq di parco, non c'è più nulla: solo erba alta, alberi morti, serbatoi inox impilati come birilli (pagati ma mai utilizzati), clienti che se ne vanno da altre parti. E le sinergie pubblico/privato ? Da noi siamo riusciti a perdere 500.000 euro di finanziamento della Fondazione Cariplo perchè i vari enti non sono riusciti ad accordarsi (Il trasparente DEANTONI non ha ancora risposto alla mia richiesta di chiarimenti in materia: certamente si vergogna) Là a San Pellegrino pensano e si impegnano: progetti in grande stile, recuperi di tutta una vallata e l'occhio fisso ai tanti benefici che potrà portare (finanziamenti e clienti) l'Expo 2015. Noi l'occhio fisso dove l'abbiamo? alla fontana trogolo della rotonda di Godiasco? Riporto qua di seguito il comunicato stampa: mi raccomando, non piangete.
Il rilancio di San Pellegrino Terme in vista dell'Expo Pubblicato il 23/06/2008 da Andrea Gallizzi Centocinquanta milioni di euro di investimenti per il rilancio internazionale di San Pellegrino Terme e dell’intera Valle Brembana. Casinò, Hotel a sette stelle, medi-spa e terziario di lusso. Cinque anni di lavori, oltre centocinquanta milioni di euro di investimenti stanziati da una sinergia tra pubblico e privato destinati al rilancio a livello internazionale del Comune di San Pellegrino, e di tutta l’area della Valle Brembana. Questo il cuore del progetto che vede coinvolti, oltre al Gruppo Percassi e a Premium Retail, anche, come soggetti privati la Sviluppo San Pellegrino e San Pellegrino Corporation e, in veste di investitori pubblici, Regione Lombardia, Provincia di Bergamo e Comune di San Pellegrino L’ambizioso programma sarà presentato lunedì 7 luglio alle 19.30, al Teatro Versace di Milano, in piazza Vetra, durante una serata di gala il cui ospite d’onore sarà il progetto vincitore del concorso indetto tra sette architetti di fama internazionale: il portoghese Eduardo Souto De Moura, lo statunitense Hany Rashid, l’italiano Tobia Scarpa, gli spagnoli di Embt, Enric Miralles e Benedetta Tagliabue, il francese Dominique Perrault e poi il gruppo H2O composto da DeOtto Associati (fondato dagli architetti Mauro Piantelli, Massimo Bressanelli e Carlo Vailati) e da un pool di giovani professionisti italiani e infine il giapponese Kengo Kuma. Il benessere a sette stelle troverà quindi una collocazione naturale a San Pellegrino Terme, storica località scelta per i propri soggiorni rigeneranti da importanti famiglie di industriali, ma anche di intellettuali e da personaggi di spicco della politica e del jet-set internazionale: i Moratti, i Galbusera, e poi Gilberto Govi, Salvatore Quasimodo, Federico Fellini. Ma anche Mario Scelba, Amintore Fanfani, Aldo Moro. E poi Ermenegildo Zegna e il “mago” dell’Inter anni ’60, Helenio Herrera. Tognazzi e Ornella Muti.Dopo i grandi fasti per San Pellegrino è iniziato un periodo difficile, anche e soprattutto occupazionale, dovuto alla chiusura di aziende di settore. Il rilancio dell’economia locale può svilupparsi proprio partendo da una delle principali eccellenze italiane: il turismo, in questo caso incoraggiato dal centro termale, inserito in un contesto ricco di storia e di architettura d’epoca, ancora oggi famoso nel mondo. Cinque gli anni previsti per la conclusione dei lavori dell’operazione ospitalità a sette stelle. Oltre alla ristrutturazione del Casinò, sono previsti un nuovo centro termale, insediamenti commerciali e residenziali (con appartamenti venduti in time-sharing e arredati dai più importanti stilisti), parchi, centri sportivi, istituto alberghiero, hotel extra lusso oltre naturalmente a tutte le infrastrutture necessarie: strade, reti idriche ed elettriche, risanamento ambientale e impianti di risalita in sostituzione della vecchia funicolare oramai abbandonataIl progetto di rilancio di San Pellegrino si inserisce anche nel contesto Expo 2015. L’ubicazione di questa località termale, infatti, è a circa un’ora da Milano e si pone quindi come oasi del “benessere milanese”, raggiungibile anche per una sola giornata (volendo con il trenino d’epoca rinato per l’occasione).

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